Cosa è il rebirthing?
Il Rebirthing è un percorso di consapevolezza, è un viaggio meraviglioso e leggero verso se stessi. Di conseguenza verso Dio.
Bob Mandel la definisce La massima esperienza di vita e di amore raggiungibile con il minimo sforzo.
Rebirthing è risveglio alle nostre naturale potenzialità attraverso la combinazione di due elementi fondamentali il respiro circolare consapevole e il pensiero creatore.
Brevi segni storici
La storia cosciente dell’uso del respiro circolare consapevole si perde nella notte dei tempi, l'importanza del respiro nei processi di crescita personale, spirituale, emotiva è ormai nota a tutti.
Troviamo tracce di respirazione circolare come requisito per l’ingresso ad antiche scuole esoteriche, i monaci erranti del buddismo siamese usavano questa tecnica per il raggiungimento di esperienze mistiche; particolare importanza ha il “respiro connesso” nel taoismo cinese, che cercava attraverso esso la chiave della immortalità, i taoisti parlano della nascita, attraverso questa respirazione, del “feto celeste” all’ interno del corpo del praticante, quale realizzazione della sua anima immortale.
In Occidente pare che sia stata santa Teresa d’Avila a raggiungere i suoi stati d’estasi attraverso una respirazione profonda e ininterrotta.
Negli anni settanta fu Leonard Orr a riscopre le infinite potenzialità del respiro circolare consapevole, lo chiama Rebirthing e lo diffonde nel mondo occidentale.
Come funziona?
La potenza di questo processo sta nel coinvolgimento totale dell’essere, corpo-mente-anima.
Attraverso un processo fisiologico il prana (energia vitale) entra a “pulire” le nostre cellule dai blocchi energetici creati dalle esperienze da noi vissute e catalogate come negative. La nostra nascita è un’esperienza traumatica ed è il primo approccio che abbiamo con il mondo, con le relazioni, con la vita. Il modo come viviamo e cataloghiamo questa esperienza dà un tratto caratteristico alla nostra personalità, e dunque alla nostra intera esistenza.
A livello mentale il respiro circolare consapevole del rebirthing ha la funzione di portarci in un viaggio per strati del subcoscio, e possiamo vedere con chiarezza i nostri schemi, le dinamiche e i pensieri limitanti che ci impediscono di raggiungere quello che vogliamo.
A livello spirituale posso citare Leonar Orr che definisce il rebirthing come la “esperienza biologica di Dio”. Le esperienze mistiche vissute da innumerevoli persone che praticano il rebirthing sono testimonianze di come il respiro sia il ponte che unisce la materia con lo spirito.
Perché praticarlo?
Respirare è la funzione più importante delle quattro energie vitali (mangiare, dormire, bere e respirare), è il primo e l’ultimo atto che si compie nella vita, la differenza tra vivere e morire.
Il rebirthing e i suoi strumenti fondamentali, il respiro circolare consapevole e il pensiero creatore, si sono dimostrati un cammino veloce e potente per superare i gli schemi mentali, per rompere le neuro associazioni, per recuperare la capacità innata di gestione della propria vita e della propria energia vitale. Esso permette di riconoscere l’origine dei nostri limiti in maniera tale da poterli rimuovere.
Solo la conoscenza di noi stessi ci permette di decidere, se siamo in grado di decidere siamo in grado di trasformare la nostra esistenza , scoprendo chi siamo e quale sono le nostre reali capacità e il dono naturale con cui ogni di noi è nato.
Come si pratica?
Le sedute vengono guidate da un rebirther professionista; il rebirther ha la funzione di guidare e sostenere con assoluta consapevolezza e amore il proprio cliente a processare il materiale emerso durante la seduta.
La seduta e divisa in tre parti:
- una prima parte di circa 50 minuti di colloquio analitico;
- una seconda parte di circa 40 minuti di respiro circolare consapevole
- una terza parte di 15 minuti circa di condivisione dell’esperienza con l’integrazione delle emozioni che sono emerse durante il respiro.
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