Una rosa è una rosa è una rosa
(Gertrude Stein)
Famiglia: rosaceae
Nomi comuni, sinonimi, varietà
Rosa centifolia: Rosa pallida (rosa di provenza), Rosa alba (rosa bianca), Rosa damascena (rosa delle quattro stagioni), Rosa indica (rosa cinese), Rosa odorata, Rosa sempervirens (rosa di S. Giovanni).
Rosa gallica: Rosa pumilia, Rosa provincialis, Rosa rubra ( rosa mistica, rosa di maggio, rosa domestica)
Il mito, i simbolismi, il linguaggio dei fiori
La rosa ha evocato i più contrastanti simbolismi, da quello dell’ Eterno a quello di fiore mortuario, dal simbolo di purezza a quello di amore carnale; forse nessun fiore è stato così amato e cantato da poeti, scrittori,pittori, nelle religioni e nelle arti in genere.
L'antichità: la rosa è il fiore legato ad Afrodite, la dea dell’amore, fino dalla sua nascita nelle acque dell’isola di Cipro. Insieme alla dea nacquero delle rose bianche. Nella leggenda di Adone, la dea , accorrendo per salvare l’amato dall’ira di Ares, si punse il piede con delle spine ed il suo sangue tinse di rosso le rose bianche a lei dedicate.
La poetessa di Lesbo, Saffo fu la prima a cantare la rosa nei suoi versi e non da meno fu Teocrito di Siracusa che celebrò la bellezza dei giardini di rose della sua terra.
Nell’epoca ellenistica le rose erano il simbolo dei misteri di Iside: infatti nelle processioni a lei dedicate i sacerdoti portavano un sistro con delle rose intrecciate.
In epoca cristiana, circa nel XII secolo, la rosa fu dedicata alla Madonna con un fiorire di canti, poesie e pitture a Lei dedicate, come ad esempio nella Madonna del Roseto. In onore della Vergine si cominciò a recitare il Rosario, come forma popolare di preghiera; il rosario si ispirava alle corone di fiori usati nelle feste religiose.
Le rose comuni a quei tempi erano, con tutta probabilità la rosa canina, la rosa gallica , la rosa alba e la rosa damascena , portata dai crociati.
Nel Medioevo il ramoscello di rose d’oro divenne il simbolo del Cristo e le rose rosse il simbolo delle Sue piaghe. La quarta domenica di Quaresima , in S. Pietro si celebrava una cerimonia, detta domenica delle Rose (o Laetare) come pausa di giubilo spirituale in piena quaresima, nella quale i paramenti dei cardinali erano di colore rosa e veniva donata ai principi prescelti una rosa benedetta.
Nel XIII secolo il simbolismo della rosa si arricchì di significati più profani e divenne il simbolo galante dell’intimità della donna. Il poema Roman de la rose di Guillaume de Lorris, descrive allegoricamente l’amore profano e nei romanzi successivi la descrizione della rosa come simbolo carnale e amoroso divenne molto più esplicita ed evidente.
Nel XIV-XV secolo la rosa d’oro o rossa a cinque punte simboleggia il segreto ermetico e quello profano; rose di questo tipo erano raffigurate nei confessionali e la frase sub rosa significava l’obbligo di non far trapelare ciò che veniva detto in segreto, anche se quest’usanza veniva considerata sacra fino dal tempo dei greci.
In quel periodo in Inghilterra si combatte la Guerra delle due rose tra la famiglia dei Lancaster che avevano come simbolo una rosa bianca e la famiglia degli York , rappresentata da una rosa rossa. Quando la guerra finì per mezzo dell’unione tra Enrico VII ed Elisabetta di York, la leggenda vuole che allora nacque una rosa bianca screziata di rosso (la damascena versicolor).
Ai tempi di Napoleone, l’imperatrice Giuseppina era talmente affascinata dalle rose che fece coltivare nei suoi giardini della Malmaison quasi duecento varietà di rose.
Dal punto di vista geografico varie regioni hanno contribuito ad arricchire la grande varietà di rose del passato e del tempo attuale : il medio oriente con le case e le ville ornate da giardini di rose, l’amore per le essenze, le acque distillate, le polveri profumate; il Giappone, la Cina, la Corea fonti inesauribili di mille e mille varietà di rose.
Nel linguaggio dei fiori le rose hanno un posto importantissimo : le rose bianche rappresentano il silenzio , il candore, l’innocenza; quelle variegate l’amore tradito, quelle rosse la passione, la rosa gialla l’infedeltà, la multiflora la fecondità, la rosa muschiata la bellezza capricciosa; la rosa canina l’indipendenza, la rosa tea lo splendore.
La ricetta
Aceto alla rosa
Nel mese di maggio, quando le rose sono al loro massimo splendore, raccogliere di prima mattina i petali di 6 rose molto profumate e porli in una bottiglia da 1 litro. Aggiungere 1 litro di aceto di vino o di aceto di mele di sicura provenienza e lasciare al sole per 2 settimane. Filtrare su garza. L’aceto che ne risulterà sarà ottimo per vari scopi : 1 cucchiaio nell’acqua di risciacquo dopo lo shampo neutralizza l’eccessiva alcalinità dell’acqua e rende i capelli luminosi, poche gocce di aceto alla rosa sono ottime nelle insalate di patate alle quali conferiscono un aroma inimitabile.
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