In questo straordinario testo si affronta il tema della potenza sonora, del suono forte, talvolta violento, e la sua azione come catalizzatore di eventi catartici. Alcuni libri e molti articoli sono stati scritti sull’argomento da esperti del settore, e sociologi, ma rari sono gli accenni e tenui i tentativi, a volte casuali, di trovare un connubio o semplicemente dei legami tra le sonorità del rock satanico e le reminiscenze ancestrali della società attuale. Eppure, come nessuna altra forma artistica, questa musica è espressione di opposti, veri e propri stati d’animo fluttuanti tra autentici momenti di nichilismo e vitalità.
L’obiettivo principale di questo scritto, è quello di esporre attraverso una ricerca analitica articolata e complessa le origini del suono e le sue evoluzioni: dalle percezioni dei suoni, alle caratteristiche evolutive più importanti a livello, psico-biologico-prenatale, filosofico fino alla fruizione, all’inculturazione del suono attraverso il tempo e le varie realtà sociali.
Si evidenzia, quindi, come questa musica non è altro che un catalizzatore per risvegliare il lato profondo ed oscuro “represso” degli istinti umani, che non sempre hanno una connotazione negativa, anzi possono portare, se esternati all’interno di una ritualità ricorrente e non malsana, al bilanciamento dell’equilibrio interiore.