I bambini che incontro riflettono il bambino dimenticato che dimora in ogni essere umano. In ognuno di noi è custodito un antico segreto che profuma di eternità.
Dimentichiamo per ricordare; separiamo per unire; nell’avvicendarsi delle esperienze ci riconosciamo.
Osserva un bambino come se fosse la prima volta, perché in effetti ogni volta lui è sempre nuovo. Osservalo mentre gioca e si muove; quando piange e si arrabbia: senza giudicarlo, senza direzionarlo con la tua personale volontà.
Mentre ciò accade domandati interiormente se in lui rivedi propri te stesso: osserva con quali occhi lo stai guardando. Osserva mettendo all’angolo il tuo punto di vista: pratica difficile ma non impossibile.
Cogliere la vera natura del bambino implica allenarci a leggere la vita con occhi sempre nuovi. E nonostante siano persistenti i tanti condizionamenti e le generali provocazioni in vita, educhiamo noi stessi a rinnovare il patto con la vita stessa: in tal senso, ognuno di noi è nudo e bambino nell’anima.
La relazione educativa oggi richiede di tornare all’origine: prendere atto della natura per ciò che è: scavarne le implicazioni, estrapolandone le criticità; unire, sapendo accogliere gli aspetti necessari allo sviluppo dell’essere umano nella sua totalità di vita.
Il richiamo costante alla relazione individuo microcosmo - macrocosmo è indispensabile, per entrare nel vivo della logica con cui è scritta la vita stessa.
Comprendere se stessi significa comprendere l’universo intero: l’individuo, nella sua espressione di unicità esorta se stesso a conoscersi per poter agire le azioni di cura creativa verso il mondo, suo riflesso. E’ un gioco di specchi; una musica di sfere che per essere ascoltata ha bisogno di un continuo esercizio a tutto tondo su se stessi, nel riconoscimento di essere oltre il corpo.
Allora, l’educatore si impegna a riconoscere e a riconoscersi nell’altro, quindi a sentire attraverso la scene esperienziali di vita, quali siano le qualità necessarie a nutrire il cammino di incessante crescita, tutto spinto verso l’ampiezza di sguardi , in una scrittura di saperi non cristallizzati, bensì orizzontale quindi in grado di interagire e scambiare.
L’adesso richiamano il bisogno di lasciarsi alle spalle ciò che è stato in termini di modelli pedagogici strutturati e tendenzialmente non totalmente in grado di osservare l’unicità del bambino, nel presente in divenire.
Ovvero, i riferimenti pedagogici passati sono importanti per aver permesso alla esperienza educativa di fluire nel rapporto dinamico storico culturale.
In una scrittura circolare, oggi il senso dell’educazione è percorre direzioni che si colorano di nuova vita. Lo sguardo si rivolge all’interezza dell’individuo, dove materia e spirito agiscono in un modo integrato.
Il corso è costituito da 8 lezioni in PDF, di cui la prima si può scaricare gratuitamente come prova, un'ampia bibliografia e da 5 video della durata totale di oltre 60 minuti. Le lezioni contengono esercizi e numerosi link a testi, film, video
Argomenti Trattati
Lezione 1: Le fondamenta: grammatica di comprensione
Lezione 2: Visione d’insieme
Lezione 3: Tematiche circolari
Lezione 4: Oriente Occidente: sguardo al centro
Lezione 5: Filosofia pratica
Lezione 6: Unire Unirsi
Lezione 7: Armonium
Lezione 8: Universo interiore
Bibliografia
VIDEO 1: “La Teoria della Ghianda” di J. Hilman (prima parte, 16’ 51”)
VIDEO 2: “La Teoria della Ghianda” di J. Hilman (seconda parte, 19’ 11)
VIDEO 3: “Favola d’Amore” di Hermann Hess (17’ 25”)
VIDEO 4: “Regole di saggezza” di R. Assagioli (17’ 26”)
VIDEO 5: “Fantasia in Re Interiore” di R. Assagioli (12’ 06”)
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