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Simboli, Archetipi, Geometria Sacra

Simboli

A cura di Sebastiano Arena

In origine il Simbolo era il segno di riconoscimento formato dalle due metà di un oggetto spezzato che si accostano. Pur avendo sembianze materiali, è rappresentativo di un’entità astratta. Oggi è un tipo di segno, che risente dell’influsso della cultura in cui si inserisce, è un elemento della comunicazione, che esprime contenuti di significato ideale dei quali esso diventa il significante. Tale elemento, sia esso un segno, gesto, oggetto o altra entità, è in grado di evocare alla mente dell'osservatore un concetto diverso da ciò che il simbolo è fisicamente, grazie a una convenzione prestabilita (es. la croce è il simbolo del Cristianesimo) o a un aspetto che lo caratterizza (es. il leone è il simbolo della forza).

Anche le persone possono diventare dei simboli, come nel caso di Nelson Mandela per la lotta al razzismo, il Dalai Lama per la pace.

Secondo Freud il simbolo esprime una sorta di relazione che collega il contenuto manifesto di un comportamento al suo senso latente e meno percepibile. Ampia parte della psicoanalisi si fonda su tali aspetti.

Per Jung il simbolo è un fenomeno a carattere luminoso, energetico, radiante capace di influenzare la psiche conscia. portatori di un contenuto che non riesce ad essere espresso altrimenti.

 Nella sua concezione il simbolo è un’immagine adeguata a indicare il meglio possibile la natura oscuramente intuita dello spirito. Il simbolo, dal suo punto di vista, non spiega nulla, non contiene nulla, rinvierebbe semplicemente al di là di sé stesso, verso un senso ancora al di là, inafferrabile, oscuramente presentito, che nessuna parola di una lingua che noi parliamo potrebbe esprimere adeguatamente.

Per Roberto Assagioli i simboli, se non presi alla lettera, ma interpretati correttamente, sono evocativi e suscitano la comprensione intuitiva diretta. Essi mettono in luce delle essenziali corrispondenze analogiche fra mondo esterno e mondo interno, fra macro e microcosmo.

  1. Cassirer nel Saggio sull’uomo (1944) scrive: “La ragione è un termine poco adeguato se si vuole abbracciare in tutta la loro ricchezza e varietà le forme della vita culturale dell’uomo. Queste forme sono essenzialmente forme simboliche. Invece di definire l’uomo come animale razionale, si dovrebbe definirlo come un animale simbolico”. 

I simboli, quindi, nel complesso hanno forte valore introspettivo e trasformativo interiore.

La funzione simbolica è quindi un modo di stabilire una relazione tra il sensibile e il sovrasensibile e il simbolo è l'intermediario fra un concetto conosciuto e un altro sconosciuto. Le immagini e i simboli aiutano l'uomo a prendere coscienza del suo essere nel mondo, mediante essi questa coscienza si conforma rendendo possibile la CONOSCENZA

I simboli tradizionali di Scienza e Arte Sacre sono stati specificamente disegnati per promuovere la comprensione di altre realtà che questi stessi simboli testimoniano e rivelano. Ed è per loro mezzo che è possibile seguire una via ordinata e graduale verso la Conoscenza. Questo cammino cosparso di immagini ed esperienze è chiamato la Via Simbolica.

Dobbiamo fare una distinzione fra simbolo e allegoria. Il simbolo rappresenta un'energia, un'idea-forza, che plasma in modo formale o sostanziale. L'allegoria non corrisponde con questa energia. Il simbolo si riferisce sempre a sé stesso, a ciò che è per sua propria natura. L'allegoria si riferisce a come le cose possono, o potrebbero essere, in un mondo di congetture.

Un simbolo è qualcosa di più concreto, statico, assoluto rispetto all'allegoria.

È molto interessante mettere in rilievo che i simboli fondamentali delle distinte tradizioni e culture coincidono in maniera sorprendente. A un punto tale da affermare che sono ispirati a un modello o archetipo comune, sebbene differiscano in maniera formale, ed è precisamente ciò che dà carattere e identità ai popoli che ne hanno conosciuto il loro significato. I simboli, essendo intermediari, rivelano e velano la realtà di ciò che manifestano.

I simboli sono dunque particolari tipi di diagramma che contengono significati profondi e nascosti e hanno il potere di collegare il visibile con l’invisibile. Essi hanno il potere di mettere l’uomo in relazione con il Sacro, con il Divino, con l’Eterno, mediante glifi particolari che hanno significati da scoprire in continuazione a seconda della maturità che, mano a mano, raggiunge chi li osserva.

Fra i Grandi Simboli possiamo annoverare, il “Tao” cinese, simbolo dell’armonia e dell’equilibrio fra gli opposti; la “Ruota” dell’induismo, simbolo del ciclo eterno, dell’infinito e della reincarnazione; la “Stella a Sei Punte” ebraica, simbolo dell’alleanza dell’incontro fra uomo e Dio; la “Croce Cristiana”, simbolo dell’Uomo – Dio che si sacrifica e si pone al centro dei quattro elementi per avere la vittoria sul mondo.

In questi simboli i significati non stanno tanto nel disegno in sé, quanto nell’interiorità dell’uomo che li contempla.

Le informazioni contenute nel sito hanno esclusivamente scopo informativo e culturale. In nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire cure mediche, psicologiche o psicoterapeutiche.

Sebastiano Arena

Ingegnere elettronico, si è dedicato fin da giovane anche allo studio della filosofia e alla poesia.

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