L’astrologia fornisce elementi utili alla comprensione di come ogni individuo può compiere il proprio destino utilizzando al meglio ciò che le varie energie in gioco possono donare.
Da questo punto di vista possiamo allora immaginare che il PIANETA include in sé un potenziale (volendo utilizzare una metafora, diciamo che rappresenta il potenziale insito nell’artista), il SEGNO dove esso è collocato rappresenta l’espressione di questo potenziale (cioè come l’artista si esprime), la CASA è il settore nel quale si evidenzia questa esperienza (rappresenta quali sono gli oggetti/soggetti di cui l’artista fa uso per realizzare la propria opera), infine gli ASPETTI sono gli stimoli che riceviamo per la nostra auto-espressione.
La descrizione riportata in termini metaforici chiarisce che le Case rivelano gli atteggiamenti personali e soggettivi che si esplicano attraverso precise esperienze.
Esse si riferiscono specificatamente alla rotazione giornaliera della terra sul proprio asse. Sono suddivise in 12 settori ognuno dei quali rappresenta un tipo fondamentale di esperienza umana.
In altri termini le Case simboleggiano i campi della vita ove si è chiamati ad affrontare le esperienze individuali e sociali; esse definiscono i settori nei quali l’individuo si esprime: il come e le modalità vengono indicate dai Segni Zodiacali e dai Pianeti in mutuo rapporto tra loro.
Addentrandoci sempre più in questa materia cominciamo a renderci conto che il tema natale si compone di fattori, ognuno interconnesso e in rapporto con tutti gli altri. In particolare la dislocazione delle Case nella ruota dei Segni Zodiacali rende il tema natale personalizzato e riferibile specificatamente a quell’individuo; per chiarire facciamo un esempio:
Giove - simbolo di espansione ed assimilazione, prestigio o ricchezza sociale, ecc… - rimane sempre Giove in qualsiasi segno zodiacale. Ciò che è essenziale conoscere è il campo di esperienza in cui questa funzione opera e si esprime in modo più significativo. Un Giove in seconda Casa con aspetti armonici donerà all’individuo quella fiducia in se stesso tale per cui potrà raggiungere un certo status che gli conferirà sicurezza materiale, ricchezza o, nel suo significato evolutivo - grande espansione di coscienza. Se la seconda Casa è in Sagittario allora prevarranno quelle qualità caratteriali che apportano entusiasmo, generosità, ottimismo, ecc… che potranno favorire ed aiutare al meglio l’espressione di Giove; se è in Toro prevarrà il desiderio di possedere e la tendenza a circondarsi di oggetti e beni materiali. Di contro, se invece di Giove abbiamo Saturno in seconda Casa allora occorrerà essere prudenti e particolarmente responsabili dei propri averi. In questo caso prevalgono la serietà ed il senso del dovere.
Esistono numerosi sistemi di suddivisione del cerchio zodiacale ognuno con le proprie specificità e con valide tesi a proprio sostegno; oggi, grazie ai molteplici software disponibili è possibile accedere facilmente a ciascuno di essi, starà nella sensibilità ed esperienza dell’astrologo scegliere il proprio. Quello più diffuso è il sistema di Placidus, creato da Placidus de Tito (1603-1688), che tiene conto del luogo di nascita: ogni cuspide (cioè l’inizio di ogni Casa) viene calcolata suddividendo il tempo che il Sole impiega per percorrere lo spazio tra il suo levare, che coincide con l’Ascendente (AS), ed il Medio Cielo (MC, cuspide della decima Casa, il mezzogiorno astrologico) ricavando così l’11a e la 12a Casa e i loro opposti 5a e 6a Casa. Allo stesso modo si ricavano le Case per l’arco compreso tra il Fondo Cielo (IC, cuspide della quarta Casa) e l’AS per ottenere le cuspidi della 2a e 3a Casa, di conseguenza anche della 8a e 9a Casa.
Come si può vedere dall’immagine, partendo dall’Ascendente le Case sono disposte in senso antiorario dalla prima alla dodicesima, ognuna ha sulla sua cuspide un Segno dello Zodiaco: ad esempio l’AS è al 28esimo grado di Toro, la seconda Casa inizia al 22esimo grado di Gemelli, ecc… Da notare che Vergine e di conseguenza Pesci, suo opposto polare, non coincidono con cuspidi di Case ma sono compresi all’interno di una Casa (in questo caso 5a e 11a), questa configurazione definisce i segni cosiddetti “ intercettati”.
Nella interpretazione di un tema natale disponiamo di uno spazio geometrico che rappresenta l’individuo le cui potenzialità sono incise nel significato dei Pianeti, Segni, Case ed Aspetti.
Generalmente una Casa senza Pianeti indica che la persona è spontaneamente capace di gestire il campo di esperienza a cui la Casa si riferisce, ma se la Casa opposta a quella vuota è “popolata” di Pianeti, il senso complessivo cambia completamente.
Occorre infatti considerare con particolare attenzione non solo quei settori nei quali vi è una concentrazione di pianeti, ma anche questo settore in rapporto a quello opposto ad esso perché ogni accoppiamento polare offre informazioni particolareggiate sull’individuo.
Le prime sei Case poste nella metà inferiore del cielo astrale rispetto all’Asse AS (cuspide della I Casa) – DS (cuspide della VII Casa), indicano prevalentemente il cammino di crescita interiore attraverso le varie fasi esperienziali che conducono ad acquisire coscienza di se stessi sino alla coscienza del rapporto con l’altro; le Case nella parte superiore descrivono l’espressione e la realizzazione esteriore.
Un altro metodo interpretativo della successione delle Case che offre spunti di riflessione interessanti è la ripartizione delle Case in:
- Case Angolari: la I, la IV, la VII, la X. Sono legate all’Essere. Esse rappresentano quegli ambiti della vita in cui ci si confronta per poter diventare ciò che si è.
- Case Succedenti: la 2a, la 5a, l’8a, l’11a. Sono legate all’Avere, cioè agli ambiti di esperienze relativi ai beni, siano essi rappresentati da ciò che possediamo in termini di beni materiali, figli, denaro e valori personali.
- Case Cadenti: la 3a, la 6a, la 9a, la 12a. Legate alla Comprensione o Trasformazione, ad esempio la Terza Casa ci dà la comprensione del rapporto tra l’esperienza soggettiva del sé individuale e le modalità di espressione di questo sé.
Particolare attenzione deve essere posta anche all’asse polare che coinvolge segni intercettati (nella figura sopra si tratta di Vergine – Pesci) per la cui interpretazione non è possibile in questa sede delinearne una linea guida comune applicabile a tutti i casi perché molto dipende dagli altri elementi, in particolare le posizioni e gli aspetti che coinvolgono i pianeti governatori dei segni intercettati.
Concludo dicendo che sono possibili molte altre modalità interpretative, sarà scelta dell’astrologo applicare l’una rispetto l’altra in funzione della propria sensibilità e intuizione.
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