Famiglia: Onagraceae
Nomi comuni, sinonimi, varietà
Il genere Fucsia comprende circa 100 specie , originarie dell’America Centro- Meridionale e della Nuova Zelanda. La fucsia è un arbusto oppure un albero sia con foglie decidue che sempreverdi , con un portamento sia eretto che prostrato, le foglie a forma di lancia verdi con delle sfumature rosso-violaceo.
I fiori, che pendono dagli alberi o dagli arbusti, presentano un calice allungato con una corolla a 4 petali , hanno dei colori accesi che variano dal rosso cremisi al bianco, talvolta associati tra di loro. In Inghilterra le fucsie vengono chiamate Ladies’ eardrops, cioè orecchini di dama, in Brasile cespugli di bellezza.
Il mito, i simbolismi, il linguaggio dei fiori
Fu introdotta nei giardini europei da un missionario francese Charles Plumier che , tornando dal Messico nel 1693, la fece conoscere per mezzo di un disegno della pianta che volle chiamare fucsia in onore del medico e botanico bavarese Leonhart Fuchs, autore di un importante erbario europeo.
Poi ci fu un periodo di oblio e, solo alla fine del ‘700 un noto coltivatore inglese, James Lee, vide una splendida pianta di fucsia fiorita al davanzale di una casa nei sobborghi di Londra. Si offrì di acquistarla, ma la proprietaria rifiutò in quanto la pianta era un regalo del figlio marinaio che l’aveva portata da un viaggio in Sud America. Riuscì però ad ottenere dei ramoscelli che fortunatamente attecchirono e produssero nuove fucsie. La pianta ebbe un enorme successo.
Nell’Ottocento la fucsia venne di gran moda nelle case borghesi. E, a causa del suo portamento, dei suoi colori eleganti, divenne il simbolo della grazia, della fragilità, dell’amabilità e del desiderio. Il suo colore che è un rosa-violetto venne chiamato color fucsia.
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